LONDRA - 15 Febbraio 2015 -
La gioia , l'entusiasmo che trasmette questa città colorata di anime sempre alla ricerca di nuove forme d'espressione è travolgente . Persone gentilissime e riservate gli inglesi , capaci di essere presenti al momento del bisogno in modo continuativo , per giorni , per mesi , per il tempo necessario e poi ... eclissarsi ... per lasciarti vivere le tue scelte senza dover dare spiegazioni . Attenti , ti seguono da lontano , felici dei tuoi successi ma , pronti ancora una volta e per altre mille volte ancora se sarà necessario , a rientrare nella tua vita e , come la prima volta , ad aiutarti a risollevarti senza mai pronunciare una parola che possa farti sentire in imbarazzo o in debito nei loro confronti . Un popolo speciale gli inglesi . Discorsi fatti di parole sussurrate , consigli spalmati sopra biscotti al miele e rimproveri affogati nella crema di vaniglia . Quando , nella caotica confusione mattutina del metrò qualcuno ti urta , la prima frase che odi è : "sorry ... sorry darling" e subito dopo , fissandoti negli occhi ti chiedono se ti hanno fatto male . Un mondo a parte questa Inghilterra dove , vivere e lavorare è un privilegio. Nel centro più centro della City di Westminster , all'ingresso della metropolitana di Bond Street , la lunghissima via dello shopping più lussuoso del pianeta terra dove puoi trovare di tutto dagli yacht ai fazzolettini usa e getta bordati di brillanti , vi è una lavagna . Una semplicissima lavagna , come quelle che si trovano nelle aule delle scuole ; ogni giorno una scritta differente , a volte è una citazione shakesperiana , a volte il ritornello di una vecchia canzone , oggi è : "When life gives you a Hundred Reasons TO CRY , show life that you have a Thousand Reasons TO SMILE !"... Io , felice di vivere accoccolata nel tuo cuore pulsante Londra ... io , felice di lasciarmi conquistare l'anima dall'inguaribile ottimismo che nelle strade danza col vento ... Da nuvole di zucchero filato spruzzi di goccioline tiepide profumate di sole addormentato ...
(Dal diario di Imma...)