LONDRA - 24 GENNAIO 2016 -
A volte mi assale la sensazione di vivere in un'oasi di pace e amore anziché in una megalopoli supertecnologica ed affollatissima . Una intricata ragnatela di parentele acquisite mi circonda . Vicini di casa che diventano zii , cugini , fratelli . Persone che sino a pochi mesi fa erano perfetti sconosciuti condividono ora le mie esperienze , intuiscono i miei bisogni , mi sono accanto nei momenti difficili . Un rapporto trascendente e sublime quello che ci unisce . Leggerezza di vita che non è superficialità . Mi hanno insegnato molto i miei vicini di casa . Ognuno di loro è unico , speciale , come del resto ogni essere umano ma , loro , per me , sono un pizzico più "speciali" di altri . Subito mi hanno accolta con affetto . Arrivata a Londra dagli USA in una giornata very british fatta di vento e pioggerellina bizzosa . Io , anzi noi ... con il nostro imbarazzante seguito di cani e gatti stressati dal lungo viaggio transoceanico e relative piccole difficoltà ( ... vomitini , diarreine , miagolii che nascondevano parole "molto" pesanti , lamentele così piagnucolose da lacerarti il cuore ...) , siamo arrivati qui , in questa stradina silenziosa , mews come si dice qui , che sembra uscita da un racconto romantico . Tutto un susseguirsi di minuscoli cottage da un lato e , eleganti palazzi vittoriani sull'altro lato . Siamo arrivati così ... quattro valigie , cinque trasportini per cuccioli , trenta scatoloni di libri e ... basta ! Da quel giorno è stato tutto un susseguirsi di graziosi passi che entravano ed uscivano dalla nostra casa ... chi portava quattro vecchie sedie che da tempo stavano inutilizzate in garage e chi dei vecchi piatti spaiati appartenuti alla bis-nonna che non aveva ancora trovato il coraggio di buttare ... tutte cose preziose per noi che da giovani studenti borsisti e viaggiatori stavamo per "diventare grandi". Bellissime le cassette della frutta in legno regalateci dal nostro ortolano che , ancora sono parte integrante della libreria nello studio di mio marito e poi , le pentole vecchie e dondolanti per lo scramble egg della colazione regalateci dalla nostra dirimpettaia che , indisciplinate e dotate di una forte personalità ad ogni alba danzano tra i fornelli della cucina . Ogni giorno le parole dei miei vicini a darmi il buongiorno che , soavi come zucchero filato mi si appiccicano all'anima e mi inducono al sorriso . Parole leggere come ondulante velo sfavillante di carezze . Un luogo incantato questo quartiere che si adagia apparentemente tranquillo eppure brulicante di gioiosità ai margini di Hyde Park . Spiriti invisibili tutti noi che possiamo vederci solo perchè temporaneamente ci è stato chiesto di materializzarci in un corpo fisico individuale per avere la possibilità di agire , per un certo tempo , in questo universo temporale . Purtroppo i nostri occhi ci permettono di percepire solo un limitato numero di vibrazioni e , spesso intorno a noi , vi sono moltissimi esseri che noi non vediamo perchè vibrano su una lunghezza d'onda diversa . Corpi la cui sostanza è più sottile della nostra e che , forse , traggono il loro nutrimento dalle particelle eteree dell'atmosfera . Esseri umani o , anche no . Tutti noi siamo forme espressive di quell'unica vita che , se lo permettiamo , tutto penetra e straordinariamente trasforma ... e , sconvolge regalando leggiadria al quotidiano . Luminosa e spensierata gioia , questo ogni giorno mi regalano i miei vicini di casa . Sono molti i modi . Un susseguirsi ininterrotto di piccoli gesti immeritati ma graditi , sempre lasciati con grande discrezione sul davanzale esterno della finestra di cucina , quella sopra il lavello . Un piattino con due dolcetti al rabarbaro appena sfornati , ed un bicchiere con due rami di rosmarino perchè ancora non è tempo di fiori in giardino . A volte una bottiglia di vino di sambuco oppure una ciotola di patate dolci già bollite o , una confezione di piccole , romantiche uova di quaglia comperate al mercato biologico di Maylebone ... senza biglietto ... non so chi sia a lasciare questi piccoli doni , tutti negano , tutti sorridono dicendomi ... - " gli elfi di Hyde Park mia cara , sono loro ... " - . Un paio di graziosissime ali color perla con una apertura di neppure mezzo metro , in mezzo una macchia di luce che , lentamente diventa una figura nebulosa ... il materiale della forma era prima una sorta di nuvola bianca che , muovendosi continuamente , finisce col cristallizzarsi in una figura alta quasi un metro e settanta avvolta in una ampia tuta felpata . Una giovane donna si muove come stesse danzando , ricorda le illustrazioni dei libri delle favole vittoriane , lascia qualcosa sul davanzale e poi , fugge veloce , sembra svolazzi oltre la recinzione . Come una fiaccola che porta luce , un raggio di sole spirituale . Una luce immateriale che illumina la mente . Splendore senza tramonto ... i miei vicini di casa ! E poi , Londra che la domenica mattina si adorna di mercati biologici . Più avanti , lo Smithfield Market blasonato mercato delle carni e , la Stazione di King's Cross da cui con solo due ore e mezzo di tragitto ad alta velocità ti conduce a Parigi ma , cosa può mai esserci di più romantico di un week end a Parigi con tuo marito ... ! E poi , Islington , una zona strategica tra il centro e la periferia , polo di artisti e scrittori , uno dei villaggi più vivaci e creativi di tutta Londra e sempre contraddistinto da una grande eleganza , perchè qui , si usa così ... ! Ed ancora , Upper Street , fiancheggiata da negozi di grandi catene commerciali e , mercati all'aperto come quello di Camden Passage con il suo andirivieni di attori famosi e ... noi ... londinesi arrivati da lontano , innamorati dei cieli di nuvole pannose , delle serate umide di pioggia , degli inaspettati pomeriggi soleggiati in cui è bello sdraiarsi sull'erba di Hyde Park ... semplicemente noi che , abbiamo capito che Londra non è solo un luogo ma , un modo di vivere . Noi , tutti noi , qui ed il mondo intorno a noi che , abbiamo imparato a guardare dal punto di vista giusto per comprenderne la celata semplicità . Noi , fiori chiusi che aspettano la primavera ... noi che viviamo a Londra ...!
(Dal diario di Imma...)