LONDRA - 27 DICEMBRE 2015 -

27.12.2015 08:00


Ancora un poco storditi dalla dolcezza del Natale . Emozionati dagli abbracci che ti stringono forte sino ad impedirti di respirare . Ancora noi , con il piacere di restare qui , in questa città  di silenzio e cornamuse in Oxford Street , di viali fatti di alberi scintillanti e luci dorate che ti indicano la via di casa . E poi , ecco lo sguardo alzarsi verso questo cielo bizzarro dove nubi argentate e venti tiepidi di primavera si tengono per mano in un girotondo di albe rosate e tramonti grigi di pioggia . Passo dopo passo accompagnati dall'ineffabile linguaggio di cuori accoglienti , canti d'amore che avvolgono la mente , parole che le orecchie non possono udire e la bocca non può pronunciare . Sensazioni che solo l'anima può percepire . Semplicemente noi . Noi che la sera della vigilia saliamo sul primo taxi libero per andare al Royal Albert Hall per il concerto dei Christmas Carol , incuranti della dissenteria che ci tormenta da giorni e poi , scopriamo che ... con una coppa di champagne e quattro tartine al caviale l'influenza ... se ne va ... ! Ancora noi che , mano nella mano ci tuffiamo nella gioiosa confusione degli store anche se , non ci serve nulla , lo facciamo così ... per assaporare il clima natalizio di questa città spensierata . Acquistiamo una confezione di salmone e della polpa di granchio cotta a vapore , ancora calda e , del gin tonic , sono cose che durante le feste di fine anno servono sempre ! Sono serate queste in cui si torna a casa camminando lentamente . Lasciate le vie dello shopping scintillanti di luci e tintinnii di campanelle ci addentriamo nelle strade laterali . Qui , le luminarie si fanno più discrete , più soft , sono strade prettamente residenziali queste . I cottage si alternano alle palazzine vittoriane , ai piccoli curatissimi parchi rionali , ai giardini privati illuminati di lanterne . Dalle finestre dei nostri vicini  si intravedono le intermittenze degli alberi addobbati e dei fuochi scoppiettanti nei camini .  Uno di loro ci vede camminare sul marciapiede ... ci chiama , ci invita ad entrare per un brindisi ... impossibile rifiutare ma , quanti brindisi dovremo ancora fare prima di arrivare a casa ... noi abitiamo alla fine del viale ...! Ora , tutti , in dirittura di arrivo verso il Capodanno . Londra cambia le decorazioni ed indossa un abito bianco e argento . La si potrebbe quasi definire una liturgia laica quella che viene espressa con l'avvicinarsi della fine dell'anno e l'inizio dell'anno nuovo : gli auguri ed i pronostici . Gli auguri racchiudono in se un pizzico di polvere di stelle  perchè non fanno riferimento alla dimensione della conoscenza  ma a quella più magica ed onirica del sogno , forse della volontà . Si desidererebbe per noi e per le persone che amiamo un anno nuovo pienamente e gioiosamente realizzato . Per quanto riguarda i pronostici ... beh ... qui ci si addentra in un terreno minato da superstizioni che rispondono al bisogno di creare una sorta di varco all'interno dello spessore dell'inconoscibile , del mistero che sempre avvolge il futuro , della oggettiva imprevedibilità della vita che ci attende . Purtroppo , auguri e pronostici soffrono di una grande forma di impotenza perchè non servono  a modificare il futuro . A differenza degli auguri che fanno sempre piacere  i pronostici mi rattristano  perchè nei soggetti più deboli e suggestionabili  creano inutili angosce , confusione , malumori ingiustificati e , spesso deleterie fissazioni su cose o persone . La grandezza del pensiero umano è che si nutre della capacità di "vedere" , è soprattutto visione diversa delle cose rispetto a come siamo abituati a vederle ... la capacità di costruire il futuro vive in noi ... fotoni di luce , polvere di vita che ci circonda e avvolge . Melodie di arpe di speranza e luminosi richiami di campane ... vento che racconta dell'oceano appena oltre i ponti ed il Big Ben che spalma i suoi tocchi sui tetti delle case . In una cucina in fondo al viale , carrot cake e ginger shot per colazione ...

(Dal diario di Imma...)