LONDRA - 9 APRILE 2017 -
Uno scorcio di azzurro compare inaspettato dietro gli armoniosi ricami del cancello di Queen's Gate . Alle spalle l'infilata bianca delle case vittoriane che , con il loro eterno candore di smalto cangiante , ricordano una collana di perle distrattamente adagiata sul selciato di pietra grigia . Knightsbridge ed il suo susseguirsi di giardini fioriti che gioiosamente sembra prenderti per mano e condurti laggiù , in fondo alla strada dove la seduzione di Holland Park ti avvolge lasciandoti senza parole ad ammirare laghetti silenziosi abitati da pesci guizzanti così belli da sembrare fatti di vetro soffiato . Uscita dal parco . Sul marciapiede opposto un piccolo gruppo di donne è in fila alla fermata dell'autobus e poco più avanti un anziano signore dall'aspetto molto serio si lascia trascinare dall'irruenza di un lupacchiotto marrone e nero , ogni tanto , spezzando il silenzio di queste prime ore del mattino gli urla : “ good boy … good boy ! ” . Ed il lupacchiotto , dopo aver girato la testa per un attimo verso il suo accompagnatore che sta all'altro capo del giunzaglio , riprende a trotterellare con rinnovato entusiasmo trascinando il computo signore verso la Walk Flower . Con grande eleganza è vestito il signore che accompagna il lupacchiotto . Abito grigio di taglio sartoriale , camicia azzurra come il cielo di Londra in questa mattinata di aprile , capelli brizzolati tagliati corti , un foulard di seta svolazzante al posto della cravatta e , morbide pantofole pelose ai piedi . Eleganza londinese che non conosce uguali nel mondo e che , personalmente , considero adorabile . Per natura , pur essendo ed “essendo” considerata una creatura pacifica , amo però tutto ciò che non si lascia imbrigliare dagli schemi . Non possiedo il senso del ridicolo , per me … tutto va bene … purchè non si faccia del male né con le azioni né con le parole . Certo , le parole ! Hanno molteplici funzioni le parole . Le parole possono lenire il dolore dell'anima oppure … provocare indicibile afflizione . Parole di inutile arroganza . Oppure parole di conforto . Parole dette senza riflettere . Parole di scuse che , purtroppo arrivano sempre troppo tardi . Ed ancora parole scritte che potevano essere evitate e parole dette che , meglio sarebbe stato se … si fossero convertite al silenzio . Immenso ed imperscrutabile il mondo che circonda la “parola” , affascinante seppure pericoloso , una strada quella della parola da intraprendere con cautela . Alcuni usano le parole per raccontare una realtà che non vivono ma vorrebbero vivere . Per lasciarsi sedurre dalla propria fantasia ed entrare così in una dimensione parallela cosparsa di gioia . Altri usano le parole per raccontare un quotidiano all'apparenza normale ma che , osservandone i dettagli , si rivela fantasticamente coinvolgente . Mistero della parola presente e viva che si adagia sul nostro quotidiano , invadendolo , a volte soffocandolo di concetti astrusi ed inutili . Parole che dovrebbero descrivere solo perenni novità . E poi quelle vite che , sempre e solo di parole si nutrono , facendosi così sterili , stanche , statiche … vite che non sono più in grado di trasmettere brivido ma solo la noia di un moralismo stantio … ovvero del continuo , impersonale ripetersi di gesti che , tristemente finiscono con l'essere solo fine a se stessi . Con l'avvicinarsi della Pasqua , forse , molte creature dovrebbero , come il Cristo , liberarsi dalla pietra del sepolcro per superare così barriere mentali , divisioni inesistenti , delusioni e stanchezza permettendo alla forza della resurrezione di trasformarsi in entusiasmo di vivere . No , io non sono una persona particolarmente credente ma , che c'entra ?! Non serve essere credenti per distinguere il bene dal male . Oppure l'entusiasmo costruttivo dalla inutile e becera ironia . Ogni uomo vive cercando il significato di quanto lo circonda e della vita stessa . E quando non lo trova si dimostra triste , annoiato , aggressivo con gli altri e con se stesso . Ma , fortunatamente l'uomo ed ancora di più la donna sono esseri che non si rassegnano che non possono rassegnarsi all'assurdità del dolore di cui è cosparsa la vita . Forse , come nel mio caso , non è un senso religioso che spinge alla ricerca di un mondo migliore ma , umilmente , penso sia molto importante intraprendere un “cammino” che porti lontano dalle parole inutili … arma potentissima la parola … gli antichi narravano che “col più piccolo e più invisibile corpo” compie le opere più mirabili ma anche le più orribili … già … già … ! Ora … chi amabilmente segue i miei racconti si chiederà … “ ma cosa è mai tutto questo sfoggio di cultura da parte di questa creatura che sempre narra di fiori , fate alate , folletti e gnomi casalinghi ? ” … Nulla ! Oggi mi andava così !!! Succede ! L'amore per la vita brucia nel cuore . Si cerca di perdonare indipendentemente dai nostri dubbi . Si cerca di amare . Ieri sera , mi stavo rilassando davanti al fuoco , la mia poltrona preferita , quella che mi permette di allungare le gambe sino a lambire il vetro termico della stufa a legna inserita nel vano camino , le calze si fanno caldissime e la mente si rilassa . Quando , uno gnomo dai colori grigio-bruni con un delizioso mantello color melanzana passò lentamente davanti a me . Voltò la testa per guardarmi con attenzione , direi per scrutarmi . Un visetto buffo ed occhi scintillanti e cordiali , svolazzava in aria pur non avendo ali … poi un leggero bussare alla porta della cucina , quasi un gratticchiare di gatto … gnomo Teobaldo , il mio gnomo domestico cercava il cugino , arrivato a Londra da poche ore … Svolazzano come foglie di autunno questi gnomi , leggiadri sembrano sempre danzare e , silenziosi si intrufolano nelle cucine scivolando sui raggi di sole …
(Accade in Honey Garden Mews...)